Sicuramente le normative e le regole precise si possono reperire presso gli uffici ASL del proprio territorio e affidarsi anche all’APA (Associazione Artigiani e Piccole imprese) che può occuparsi di tutta la questione burocratica relativa ai permessi e agli adempimenti a termine di legge
Un altro consiglio è quello di rivolgeresi al proprio comune di appartenenza (ufficio tecnico) anche per conoscere le zone in cui una attività come quella serigrafica sia ammessa o meno e ad un Ufficio Asl per le imprese.
In ogni caso, alcune delle autorizzazionie e delle documentazioni sono queste:
- Agibilità e abilità dei locali ad uso laboratorio (permessi da parte del comune – polizia urbana)
- Idoneità per destinazione uso (in base alla zona in cui si trova il laboratorio): eventuali imposizione di installazione impianti di aspirazione o altro
- Partita IVA, iscrizione al ramo di azienda (meglio suggerire “Abbigliamento e stampa serigrafica in genere”): non esiste il settore merceologico relativo alla serigrafia, quindi non conviene iscriversi sotto la voce stampa, perchè questo ci accomunerebbe alle aziende che si occupano di stampa su carta con tutti gli adempimenti del caso (carta stampata, giornali ecc.)
- Una volta iscritti alla associazione artigiana ci verranno indicati alcuni esami da fare, quali la fonometria, il piano di valutazione del rischio e la partecipazione a corsi per il primo soccorso ecc nel caso in cui dovesse avere dei collaboratori.
- Per la gestione dei rifiuti di lavorazione è necessario rivolgersi ad una azienda specializzata nel ritiro e la gestione degli stessi (l’associazione artigiani può aiutare in questo), quindi bisogna gestire un registro di carico e scarico dei rifiuti stessi secondo le classificazini indicate a norma di legge (di questo si occupa appunto l’azienda incaricata)
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